Scegliere l'apparecchio di alimentazione giusto

Non farti ingannare dalle soluzioni personalizzate:

Le telecamere di sicurezza e i punti di accesso wireless (WAP) sono spesso installati in luoghi dove non sono presenti cablaggi e prese elettriche, come pareti esterne, soffitti, pali della luce, condutture e chioschi. Assumere un elettricista per effettuare il collegamento di prese elettriche in questi luoghi difficili da raggiungere potrebbe non essere un'opzione fattibile ed economica. Un iniettore PoE costituisce la soluzione ideale, in quanto funge da apparecchio di alimentazione (PSE, Power Sourcing Equipment) per i dispositivi alimentati (PD, Powered Device) collegati. Il PSE eroga l'alimentazione e il PD la accetta. Nel tempo, la necessità di collegare dispositivi IoT che necessitano di molta elettricità, come le telecamere di sicurezza PTZ (pan-tilt-zoom, panoramica-inclinazione-zoom) dotate di riscaldatori, l'illuminazione a LED nella gestione degli edifici e i punti di accesso wireless 802.11ax/ac, hanno spinto l'IEEE a introdurre nuovi standard per fornire livelli di potenza superiori e supportare un maggior numero di tipi di PD.

Con l'aggiornamento dei dispositivi che richiedono alimentazione (PD), è importante accertarsi che l'apparecchio di alimentazione (PSE) scelto non debba essere sostituito. Pertanto, ecco cosa tenere in considerazione:

Non farti ingannare dalle soluzioni personalizzate:

Alcuni fornitori di PoE sfruttano un protocollo proprietario per l'alimentazione via Ethernet. Se si sceglie un prodotto di un fornitore dotato di implementazione PoE proprietaria, quel prodotto non sarà in grado di funzionare con prodotti di altri fornitori sulla rete, in quanto i dispositivi non sono compatibili. Per garantire l'interoperabilità, scegliere solo prodotti che rispettano gli standard PoE IEEE.

Gli standard PoE IEEE prevedono la retrocompatibilità:

Gli standard PoE IEEE sono tre: 802.3af, 802.3at e 802.3bt. È fondamentale scegliere sia PD che PSE pienamente conformi a questi standard, per proteggere le apparecchiature da danni, mantenere la disponibilità della rete e garantire l'interoperabilità tra prodotti e fornitori. Inoltre, anche se un dispositivo PSE compatibile con uno standard precedente potrebbe soddisfare le esigenze attuali, è sempre opportuno pensare a lungo termine. L'ultimo standard, IEEE 802.3bt, è completamente retrocompatibile con gli standard PoE IEEE 802.3af e PoE+ IEEE 802.3at precedenti. Poiché tutti i PD sono supportati ai sensi dello standard 802.3bt, la necessità di sostituire il PSE quando i PD sono aggiornati non sussiste... se si sceglie un alimentatore PSE conforme a 802.3bt.

IEEE PoE Specifications for Cat5e @100m
Standard / Type 802.3af
Type 1
802.3at
Type 2
802.3bt
Type 3
802.3bt
Type 4
Name / Year PoE / 2003 PoE+ / 2009 Hi-PoE / 2018 Hi-PoE / 2018
PSE Input Voltage (Min) 44V/50V 50V 52V
Supported PD Class 1 2 3 4 5 6 7 8
PSE Output Power to Single-Signature PD 4W 6.7W 14W 30W 45W 60W 75W 90W - 100W
Single-Signature PD Input Power (Min) 3.84W 6.49W 13W 25.5W 40W 51W 62W 71.3W
PSE Output Power to Dual-Signature PD (per pairset) 4W 6.7W 14W 30W 45W -- -- --
Dual-Signature PD Input Power (pairset / total) 3.84W /
7.68W
6.49W /
12.98W
13W /
26W
25.5W /
51W
35.6W /
71.2W
-- -- --
Ethernet Pairs 2-Pair 2-Pair or
4-Pair
4-Pair

Confronto tra 802.3bt tipo 3 e tipo 4:

Molti alimentatori PSE che rivendicano lo standard 802.3bt forniscono solo fino a 60 Watt PoE. Questo significa che possono funzionare solo con PD di tipo 1, 2 e 3 nelle classi da 1 a 6. Un PSE completamente compatibile con 802.3bt può fornire fino a 100 Watt PoE. Questo significa che funzionerà con i PD di tipo 1, 2, 3 e 4 nelle classi da 1 a 8.

Firma singola e doppia firma:

Lo standard 802.3bt ha introdotto due nuove topologie di PD: a firma singola e a firma doppia. I PD a firma singola condividono la stessa firma di rilevamento, la stessa firma di classificazione e mantengono la firma di alimentazione tra entrambi i set accoppiati. Solitamente sono usati in applicazioni a carico singolo. I PD a doppia firma sono caratterizzati da firme di rilevamento e classificazione indipendenti e mantengono le firme di alimentazione su ogni set accoppiato. Risultano ideali per applicazioni a carico multiplo, come ad esempio una telecamera di sorveglianza dotata di riscaldatore. Attualmente, le implementazioni di PD a doppia firma consentono di erogare 51 W al dispositivo PD. Tuttavia, è probabile che le implementazioni dei dispositivi PD più recenti utilizzino dispositivi PD a firma singola per risparmiare sul costo complessivo del prodotto e sfruttare la maggiore disponibilità di potenza pari a 71 W. In fase di pianificazione di un'implementazione, sarà importante determinare se il PSE scelto supporta i PD a firma singola, i PD a doppia firma o entrambi. Un PSE compatibile con 802.3bt supporta entrambi e non sarà necessario sostituirli man mano che i PD vengono aggiornati.

Alimentazione massima PSE:

Maggiore è la potenza a disposizione, maggiore sarà la potenza erogabile per ogni porta. Pertanto, la scelta di un alimentatore PSE in grado di fornire una potenza totale superiore riduce le necessità di aggiornamento in un secondo momento. Se l'alimentazione massima di tutti i PD supera il limite di potenza del PSE, allora l'alimentatore non fornisce abbastanza potenza per tutti i dispositivi. Un'alimentazione elettrica insufficiente verso il PD è causa comune di perdita di video e scarse prestazioni delle videocamere IP.

Reimpostazione dell'alimentazione su PD

È importante che l'alimentatore supporti la capacità di riavviare il PD a distanza. Molte volte una semplice reimpostazione dell'alimentazione del dispositivo PD dall'alimentatore PSE permette al tecnico di evitare di recarsi dove si trova il PD, a cui potrebbe essere molto difficile accedere.

Confronto tra switch PoE, media converter PoE, extender Ethernet PoE e iniettore PoE:

Il numero di dispositivi da collegare e l'ambiente di rete definiscono sostanzialmente il tipo di PSE che si sceglie. Nel caso in cui sia necessario collegare più dispositivi alimentati, uno switch PoE può fornire alimentazione PoE fino a 100 Watt a più dispositivi collegati, offrendo al contempo capacità complete di switch gestiti o non gestiti. Le principali differenze tra uno switch PoE non gestito e gestito risiedono nella funzionalità, nella configurabilità e, naturalmente, nel prezzo. Uno switch PoE non gestito è più economico ed è plug-and-play, quindi non richiede configurazione. Uno switch PoE gestito consente di configurare protocolli e funzionalità di networking come VLAN, IGMP Snooping, QoS e molto altro ancora.

Ma come gestire i casi i cui sono presenti dispositivi remoti che richiedono alimentazione e dati con una portata superiore ai 100 metri consentiti dal rame? I media converter PoE fungono da convertitore Ethernet fibra-rame con un iniettore PoE incorporato. Questi PSE erogano PoE fino a 100 Watt verso due dispositivi collegati, mentre collegano reti Ethernet in rame a cavi in fibra ottica quali fibra multimodale, monomodale o a singolo filamento. Se il cablaggio in fibra non è disponibile o è proibitivo dal punto di vista dei costi, gli extender Ethernet sono la soluzione perfetta. Questi PSE erogano fino a 30 Watt PoE verso uno o quattro dispositivi collegati mentre trasmettono i dati Ethernet su cavo coassiale o su qualsiasi doppino intrecciato a 2 fili da 24 AWG fino a 1,9 miglia (3 km).

Tuttavia, se è necessario collegare solo un PD a una distanza massima di 100 metri e non si dispone già di uno switch PoE, un iniettore PoE intermedio potrebbe essere il modo più rapido, efficiente ed economico per aggiungere capacità PoE a un normale collegamento di rete non-PoE.

Perle mette a disposizione una gamma di soluzioni conformi allo standard 802.3bt, in grado di erogare PoE fino a 100 Watt sia ai dispositivi PD a firma singola che a quelli a doppia firma. Gli investimenti in PSE Perle sono protetti poiché non dovranno essere sostituiti quando il PD viene aggiornato.

Opzioni iniettore PoE Perle

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